| Forza d’animo. Passione. Tenacia. Il segreto è non arrendersi mai. Neppure quando la missione è di quelle impossibili. Oggi i Modà sono tra le band più apprezzate del panorama nazionale. Ma la scalata di Francesco Kekko Silvestre (voce), Enrico Zapparroli (chitarra acustica), Diego Arrigoni (chitarra elettrica), Stefano Forcella (basso) e Claudio Dirani (batteria) è stata ardua. Dagli esordi nei club alla delusione di Sanremo nel 2005. Poi il grande successo. Con Quello che non ti ho detto (scusami) fino all’ultimo singolo, Timida. E, ora, un lungo tour. Che ha toccato anche Napoli. Un’emozione unica per il frontman della band. Già, perché Kekko, nato e cresciuto ai piedi della Madonnina, si considera partenopeo doc. Un milanese-napoletano, grazie alle origini del papà che gli ha trasmesso anche l’amore per la squadra di Lavezzi e Hamsik. "Si parla solo di camorra, senza dar peso, invece, a quanto c’è di bello - dice -. Di Napoli amo tutto: la gente, i luoghi, il cibo. E’ la mia città."
Kekko, un’emozione speciale per te esibirti a Napoli.
"Sì, mio padre è di Sant’Antimo e io tifo Napoli in maniera sfegatata. Quando mi chiedono di dove sono, rispondo sempre di Napoli."
Un milanese col Vesuvio nel cuore.
"Napoli è la mia città. Si è abituati a parlare solo di camorra, dimenticando, invece, quanto di bello c’è in questa città. Gente splendida, luoghi meravigliosi e cibo da favola. Di Napoli amo tutto."
Da nove anni insieme. Come nascono i Modà?
"Ci siamo conosciuti in sala prove e abbiamo subito condiviso l’amore per la musica. Poi, come spesso accade, l’amicizia diventa passione e la passione, anche grazie a un pizzico di fortuna, diventa lavoro."
Più che fortuna, coraggio visto che agli inizi della vostra carriera non avete mai proposto cover, ma solo brani inediti.
"Il segreto è stato crederci sempre. E sognare. Proponendo la nostra musica senza voler diventare famosi a tutti i costi. Poi è arrivato il colpo di fortuna e ce lo godiamo. Siamo stati bravi a restare uniti di fronte alle difficoltà."
Ne avete fatta di strada dai tempi del vostro primo singolo Ti amo veramente. Quanto è cambiata la vostra vita?
"Tanto, ma la cosa più bella è svegliarsi e fare musica come primo lavoro. Il resto sono solo sfumature che non c’interessano. Siamo rimasti sempre con i piedi per terra e se, oggi, abbiamo un nome, lo dobbiamo solo alla gente che compra i nostri cd e viene ai nostri concerti."
Nel 2001 avete scritto una canzone, Favola, diventata la colonna sonora di molte giovani coppie.
"E' vero, un brano mai uscito in radio né promosso da nessuno. Ha avuto un grande successo su internet e il pubblico, tuttora, lo richiede più degli altri."
Qual è la favola dei Modà?
"La nostra favola è esserci ancora e scoprire attraverso i concerti che la gente ci vuole bene. Speriamo che come tutte le favole rimarrà nella storia."
Un aneddoto che ricordate con piacere.
"La prima volta che abbiamo ascoltato una nostra canzone alla radio. Ma anche quei concerti dove c’erano solo tre persone. E’ stupendo ricordare e riderci sopra. Ci hanno fatto capire l’importanza di ogni singolo passo."
Uno che invece cancellereste.
"Forse Sanremo, è andato tutto storto."
Timida segna l’inizio di una nuova avventura con la Carosello Records.
"Un’avventura che, spero, ci darà ancora tante soddisfazioni. La Carosello è una casa discografica straordinaria."
Anticipazioni sul prossimo album?
"Si chiamerà Viva i romantici. Ma non ci sbilanciamo sulla data, perché attendiamo di sapere se parteciperemo al Festival di Sanremo."
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